Cos'è la sharing mobility?
Per quanto si possa amare la propria città, l’ambiente urbano presenta alcuni problemi che dobbiamo affrontare ogni giorno, primo tra tutti il traffico. Se i mezzi pubblici riscuotono un successo altalenante per condizioni di affollamento e ritardi, oggi si punta sempre di più a sistemi di sharing mobility, per ridurre il traffico, i costi individuali e l’inquinamento. Ma come riuscire a gestirli efficacemente?
Sharing mobility, un passo verso il futuro
Per sharing mobility si intende l’utilizzo di mezzi messi a disposizione da servizi di ‘noleggio’, sparsi sul territorio urbano o reperibili in nodi strategici della mobilità cittadina: lato utente si assiste all’interiorizzazione di una nuova mentalità che privilegia la condivisione sul possesso, mentre lato business vediamo l’emergere di nuove realtà commerciali, che mirano ad offrire questo servizio declinandolo in diverse forme.
In Italia, seppur con un ritardo rispetto ad altri Paesi europei, si è diffusa sempre di più la sharing mobility per le automobili, in due forme principali: quello tradizionale, in cui si prenota il mezzo desiderato e lo si ritira in un parcheggio convenzionato, dove dovrà anche essere riconsegnato al termine del periodo d’uso, sulla base del quale verrà calcolato l’importo dovuto (in base al tipo di veicolo, al tempo e ai chilometri); quello cosiddetto ‘free-floating’, invece, non è vincolato da punti di ritiro e di riconsegna prefissati, preferendo un approccio decentralizzato in cui viene fornita all’utente una mappa delle auto (appositamente allestite) più vicine alla sua posizione e una app sullo smartphone per sbloccarle e guidarle, con pagamenti scalati direttamente dal credito caricato nel proprio account
Il filo rosso che lega questi esempi è la necessità di piattaforme digitali in grado di monitorare la posizione dei mezzi e di chi li sta utilizzando, offrendo una pronta assistenza in caso di necessità. In più il controllo dei processi, fattore poco considerato, ma indispensabile per rendere il servizio scalabile ed efficiente.
Control Room è il servizio IT fornito in outsourcing da Intoowit, che permette il monitoraggio 24/7 di tutti i dispositivi collegati: questo servizio permette di avere tutto sotto controllo in real time, fornendo informazioni utili sia all’utente che al gestore, prevenendo i problemi e fornendo una migliore assistenza. La capacità tecnologica di Control Room e le skill di servizio offrono la soluzione ideale per il mondo della sharing mobility, consentendo un tracking dei veicoli preciso ed efficiente.
Scopri Control Room
Control Room viene declinato su tre approcci, a seconda delle esigenze specifiche del cliente e del settore:
- TOC (Technology Operation Center), che monitora infrastrutture di sistema, layer applicativi e periferiche distribuite geograficamente
- NOC (Network Operation Center), per un controllo 24/7 di strutture rete, apparati aziendali e connettività geografiche
- SPOC (Single Point of Contact), che centralizza il servizio di Help Desk tecnico e definisce la gestione ticket
Come premesso, in Italia la sharing mobility è sempre più diffusa: oltre 5.000 veicoli condivisi su cui sono state effettuati 1.800.000 ore di noleggio e circa 30.000.000 di chilometri, suddivisi in oltre 4 milioni di prenotazioni con una crescita del 35% nel primo semestre del 2018.
In un settore in evoluzione che gioca su un’esigenza quotidiana come quella della mobilità, essere preparati diventa il fattore chiave per il successo commerciale: Control Room di Intoowit ti permette di monitorare tutto 24/7, per il pieno controllo della tua intera flotta di mezzi. Il futuro è condiviso: scegli la soluzione migliore per investire sulla sharing mobility.